Calcolare la rata di un prestito


I parametri della rata di un prestito

Quando si decide di avvalersi della possibilità di chiedere un prestito è bene avere tutte le informazioni necessarie atte a permettere una scelta ponderata e quanto più vantaggiosa possibile.
Leggendo questa guida l'utente avrà tutte le informazioni sui parametri della rata di un prestito così da poter scegliere l'ente creditore o la banca più adatta a fornirgli le specifiche più adatte a lui.
All'interno della guida il lettore capirà come calcolare autonomamente la rata di un prestito e di quali fattori essa è composta, scoprirà quali sono i tassi di interesse più vantaggiosi e come relazionarsi sulla durata di un prestito e con la frequenza della rateizzazione.

Come calcolare la rata

Calcolare la rata di un prestito non è una cosa semplice per un privato cittadino, ma è molto utile per conoscere in anticipo la rata che si dovrà pagare; il web fornisce diversi tool per conoscerne l'ammontare: cliccando qui si potrà accedere a uno dei più aggiornati, performanti e completi. Una volta aperto il sito non si dovrà fare altro che inserire la cifra totale dell'importo che si intende chiedere, inserire in "tasso d'interesse" quanto riportato alla voce TAN; in "tasso annuo effettivo globale" quanto riportato alla voce TAEG sul preventivo del prestito. Infine, in "durata" si dovranno mettere gli effettivi anni del prestito, in "frequenza" inserire la frequenza con la quale deve esser pagato il canone, per esempio mensile, bimestrale o altro e in "maxi rata finale" l'importo della maxi rata finale se previsto.
Calcolare la rata di un prestito è molto utile per avere una panoramica in piena autonomia. Avere in anticipo una prospettiva della rata è molto utile per poter decidere tra le varie modalità e tra i vari istituti di credito che possono erogare il prestito.

Il Tasso

Il tasso d'interesse è il parametro secondo il quale verranno calcolati gli interessi passivi, dovuti all'ente di credito sulla somma erogata. Il tasso d'interesse è espresso dal TAN e può essere di diversi tipi: fisso, variabile, agevolato o a zero e misto.
Bisogna stare sempre molto attenti a non incappare in tassi di usura, che potrebbero far lievitare notevolmente il costo totale del prestito. Andandoli a vedere nello specifico il tasso fisso offre un tasso identico lungo tutta la durata del prestito, il suo importo è perciò stabilito alla firma del contratto e rimane costante per tutta la durata.
Il tasso fisso garantisce una protezione dall'oscillazione del mercato ma ha un importo, inizialmente, più elevato. Il tasso variabile viene concordato al termine della stipula contrattuale ma viene ricalcolato periodicamente per tutta la durata del prestito; un tasso variabile in genere ha un ammontare inferiore rispetto al canone fisso e dà la possibilità di avvantaggiarsi delle fluttuazioni del mercato, tuttavia le stesse fluttuazioni del mercato possono anche comportare un alzamento del canone dovuto.
Il tasso agevolato o zero è una condizione contrattuale secondo la quale il tasso di interesse è molto basso e a volte può essere pari allo zero, questo diminuisce di molto l'ammontare delle rate e del totale complessivo da restituire. Un tasso di interesse misto è una condizione molto favorevole per chi stipula un contratto poiché passa da fisso a variabile secondo le condizioni stabilite inizialmente nel contratto e può così beneficarsi dei vantaggi derivanti sia da un tasso fisso che da un tasso variabile.

La durata

La durata di un prestito condiziona il numero delle rate e così il piano di ammortamento e anche l'importo, passivo e non, dovuto al creditore. Un prestito con una durata più lunga avrà delle rate generalmente più basse, eppure consentirà all'istituito di credito di incassare sul prestito elargito al cliente un maggior importo passivo aumentando quindi complessivamente l'importo restituito; di contro un prestito con una durata più breve avrà un importo rateale più alto, ma ridurrà l'importo complessivo da restituire.
Tenendo in mente questa particolarità ogni cliente potrà scegliere secondo le proprie esigenze come restituire un prestito; è bene tener presente che moltissimi prestiti alla stipula del contratto contengono penali da pagare per l'estinzione anticipata.

La frequenza delle rate

La frequenza delle rate è concordata con l'istituto di credito alla stipula del contratto e determina quante rata debbano essere pagate all'ente creditore ogni anno per tutta la durata del prestito.
La frequenza delle rate più usata è quella mensile ma alcuni clienti scelgono la bimestralità o, se previste contrattualmente, altre opzioni. La frequenza delle rate, generalmente, non influisce sull'ammontare complessivo da restituire che è calcolato in basse alla durata del prestito ma influisce, invece, sull'ammontare specifico della rata.
Un prestito con una frequenza delle rate di tipo mensile avrà un ammontare rateale più basso anche se l'utente avrà l'onere di pagare mensilmente.



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